Frontelago, la perla del Lugana che sorprende

Frontelago, la perla del Lugana che sorprende

FeelGarda, sempre alla ricerca di realtà di nicchia capaci di raccontare l’anima autentica del Lago di Garda, ha scoperto una piccola cantina che ci ha incuriositi al punto da voler indagare più a fondo.
È così che siamo arrivati a Sirmione, dove la famiglia Dal Cero custodisce con passione e visione la Tenuta Frontelago, una gemma rara nel mondo del Lugana.

Tenuta Frontelago dal'alto

Dalle radici alla novità

La storia inizia oltre cinquant’anni fa, quando Mario Dal Cero ha iniziato a coltivare uva di Trebbiano di Lugana per venderla ad altre cantine. Un lavoro silenzioso, fatto di mani sporche di terra e di attenzione a ogni grappolo.
Con il tempo l’attività familiare si è ampliata grazie ai figli Sara e Stefano, i quali, grazie a una passione innata, hanno compreso che quell’uva di alta qualità avrebbe potuto dar vita a un vino speciale.

Così è nata l’idea di trasformare parte dei 13 ettari di vigneto in una produzione propria e, da una superficie che potrebbe arrivare a 150.000 bottiglie, si è scelto di dar vita al Lugana Frontelago DOC. Oggi, però, questa scelta si concretizza in una produzione limitata e curatissima di appena 6.600 bottiglie.

La magia del Lugana Frontelago

Tre anni fa la cantina ha mosso i primi passi con appena 3.300 bottiglie. Oggi la produzione è raddoppiata a 6.600, e punta a crescere ancora. Ma ciò che colpisce non è il numero, bensì il carattere del vino.

Appena si stappa la bottiglia, un’esplosione di note floreali, agrumi, mela matura e mandorla invade i sensi. Nel calice, il giallo paglierino brilla di freschezza. All’assaggio, il Lugana Frontelago sorprende con la sua acidità vivace, la mineralità decisa e un finale sapido, elegante e persistente.

Abbiamo avuto il privilegio di degustare le tre annate, dal 2022 al 2024, e possiamo dirlo senza esitazione: è un vino che evolve in modo magnifico. Con il tempo, il giallo diventa dorato, le note di frutta e mandorla si arricchiscono e l’eleganza cresce.
Un vino “a tutto pasto”, capace di accompagnare infinite combinazioni gastronomiche. Le differenze tra le annate non sono imperfezioni, ma segni di pura artigianalità: perché questo Lugana non nasce dalla chimica, ma dalla terra, dalle mani, dal cuore e dal Lago.

Grappolo di Uva di Trebbiano di Lugana

Una viticoltura che dialoga con la natura

Il Trebbiano di Lugana cresce su terreni argillosi-calcarei, cullato dall’umidità tipica della zona. È un terreno complesso, che regala profumi intensi ma che espone anche al rischio di peronospora.
Eppure, grazie a pratiche sostenibili come la falciatura a filari alterni, che lascia alle erbe spontanee utili il compito di contrastare quelle dannose, Mario e Stefano hanno ridotto al minimo i trattamenti. È questo equilibrio con la natura a garantire quella purezza che ritroviamo poi nel calice.

Non è un caso se Frontelago ha ottenuto la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata): un riconoscimento che si riflette anche nella scelta dei materiali, come i tappi Nomacorc in fibra di canna da zucchero e la cantina costruita interamente in legno.

Il segreto in cantina

Stefano ci ha svelato il dietro le quinte: la vendemmia avviene tra metà settembre e ottobre, le uve vengono pressate intere e trattate con particolare attenzione affinché il mosto sviluppi i profumi che ci hanno conquistato. Poi la fermentazione in acciaio a temperatura controllata e, solo quando l’equilibrio è perfetto, l’imbottigliamento tra aprile e maggio.

Non bisogna avere fretta: ogni bottiglia riposa almeno un mese prima di essere proposta, perché anche il tempo fa parte della qualità. Per il 2025 sono previste circa 10.000 bottiglie: poche, preziose, ricercate.

Degustazione e bottiglia cantina Frontelago

Identità e design

Niente è lasciato al caso, nemmeno l’estetica. Frontelago ha scelto la bottiglia Renana, perfetta per l’affinamento, e un’etichetta che racconta il territorio: una vela che cattura il vento del Garda, con scritte che richiamano il movimento delle acque del lago.

Il futuro e l’accoglienza

Alcune vigne risalgono agli anni ’60, altre al 1992 e al 2013. Stefano guarda avanti, studiando vinificazioni per singoli appezzamenti e possibili cru: nuovi assi nella manica che promettono di entusiasmare gli amanti del Lugana.

Ma FronteLago non è solo vino: è anche ospitalità autentica. Durante la nostra visita ci siamo sentiti accolti come se fossimo parte della famiglia, vivendo un’esperienza sospesa nel tempo, tra natura, calici e racconti.

L’invito di FeelGarda

Con FeelGarda potrete vivere questa esperienza unica: visita alla cantina, tour tra i vigneti e degustazione, adatta anche a celiaci e vegetariani, al costo di 15€ per gli adulti, con un 3% di sconto sull’acquisto del Lugana Frontelago riservato ai nostri ospiti.
Un viaggio dentro il Lugana che non dimenticherete!

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