Arrivare a Malcesine è come aprire la prima pagina di un romanzo che profuma di acqua, limoni e pietra antica. Il piccolo porto ti accoglie con le barche adagiate sull’acqua, il riflesso delle montagne e quel silenzio morbido che solo il lago sa offrire la mattina presto. È in queste ore che la passeggiata a Malcesine inizia a prendere forma: non una semplice camminata, ma una successione di scene — aneddoti, panorami e incontri — che si succedono mentre il paese si lascia alle spalle chi va e chi arriva.
Il lungolago è il primo atto. Qui il passo rallenta quasi per naturale grazia: si passa davanti a caffè con tavolini sul selciato, ai pescatori che sistemano le reti e a giardini minuscoli dove pesa l’odore degli agrumi. Proseguire seguendo le onde significa regalarsi visuali aperte sul Golfo di Malcesine e, in lontananza, scorgere le sagome rocciose che sembrano guardiani antichi del lago. Questa porzione di percorso, che conduce in direzione di Cassone e della “Riviera degli Ulivi”, è al tempo stesso tranquilla e ricca di dettagli che invitano a una sosta per una foto o semplicemente per ascoltare il respiro dell’acqua.
Addentrandosi nel borgo, la passeggiata si fa intima. I vicoli stretti raccontano la storia quotidiana di Malcesine: botteghe artigiane, case colorate, scale che salgono come pennellate verticali. Al centro di questo tessuto storico svetta il Castello Scaligero, un maniero che ha il privilegio di guardare il lago dall’alto e che ha vissuto epoche diverse, dalla dominazione longobarda a quella scaligera; è un luogo capace di riportare alla mente gli appunti di viaggio di Goethe e di trasformare ogni sguardo in una cartolina vivente. Visitare il castello e salire sulle sue torri è un modo per leggere la storia del paese con gli occhi largamente spalancati.

Se la passeggiata è voglia di paesaggio, allora la sua naturale estensione è la salita verso Monte Baldo. Salire in funivia da Malcesine è un’esperienza che cambia la prospettiva in pochi minuti: la cabina scivola sopra uliveti e pendii fino ad avvicinarsi alle praterie d’alta quota, regalando un colpo d’occhio sul lago che pare una mappa scolpita. Monte Baldo è spesso definito il “Giardino d’Europa” per la ricchezza di flora che si incontra percorrendo i suoi sentieri: dai cespugli mediterranei alle praterie alpine, una varietà che rende ogni escursione un piccolo viaggio botanico. La funivia è quindi non solo un collegamento pratico, ma anche l’inizio di un capitolo alpino che ben si accosta alla dolcezza del lago.
Per chi ama camminare con calma, la magia sta anche nella mescolanza di ritmi: la passeggiata perfetta può prevedere un caffè al mattino sul lungolago, la scoperta lenta dei vicoli, il pranzo in una trattoria che serve pesce di lago, e poi la ripresa con la funivia per il tramonto su Monte Baldo. In alternativa, si può tagliare verso Cassone seguendo i sentieri che scendono tra boschi e panorami, dove la natura prende il sopravvento e la voce umana diventa un suono distante. I percorsi che collegano Malcesine a Cassone o ai sentieri del versante orientale del Monte Baldo offrono varietà di difficoltà: dalla facile camminata panoramica a itinerari più impegnativi per chi cerca respiro e dislivello.

Raccontare Malcesine significa anche suggerire piccoli accorgimenti pratici: indossare scarpe comode per i ciottoli del borgo, portare una giacca leggera per il vento sul lago (e un cambio se si sale in quota), controllare gli orari della funivia nei periodi di bassa stagione e prevedere tempo per perdersi senza fretta tra una piazzetta e l’altra. La bellezza di questo luogo sta nella sua capacità di sorprendere chi lo visita più volte: ogni stagione cambia la tavolozza dei colori — il verde brillante della primavera, l’azzurro limpido dell’estate, i toni caldi dell’autunno — e con essa la sensazione che regala la passeggiata.
Se vuoi trasformare questa esperienza in qualcosa da portare con te anche a casa, prendi nota di due verità semplici: la passeggiata a Malcesine è una promessa di lentezza e punto di partenza per esplorazioni più vaste; e ogni angolo ha una storia, una prospettiva e, spesso, un caffè pronto ad accoglierla.
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