Il glossario del gusto: DOP, IGP e altri termini da conoscere per mangiare consapevolmente
Quando leggi un’etichetta o scegli un prodotto tipico, ti sei mai chiesto cosa significano davvero sigle come DOP, IGP, BIO o filiera corta?
In un mondo in cui le parole contano, conoscere il significato esatto dei termini legati alla qualità agroalimentare ti aiuta a scegliere in modo consapevole, valorizzando i produttori autentici e tutelando la tua salute.
Ecco il glossario essenziale del gusto: una guida chiara, pratica e aggiornata per orientarti tra le etichette e i valori del buon cibo.

🟡 DOP – Denominazione di Origine Protetta
➤ Cosa significa:
La DOP garantisce che tutte le fasi produttive (dalla materia prima alla trasformazione) avvengano in una specifica area geografica, secondo regole precise.
🧀 Esempio: L’Olio Extravergine di Oliva Garda DOP
Viene prodotto solo con olive coltivate nel territorio gardesano, molite localmente, secondo disciplinari rigorosi.
➤ Cosa ti assicura:
✅ Origine controllata
✅ Qualità certificata
✅ Tradizione e identità territoriale
🔵 IGP – Indicazione Geografica Protetta
➤ Cosa significa:
Un prodotto IGP deve avere almeno una fase del processo produttivo legata a un territorio specifico.
Non tutto deve essere locale, ma c’è un legame forte con la zona di origine.
🥩 Esempio: Bresaola della Valtellina IGP
La lavorazione avviene in Valtellina, anche se la carne può arrivare da altri Paesi UE.
➤ Cosa ti assicura:
✅ Legame con il territorio
✅ Controlli sulla lavorazione
✅ Riconoscibilità e valore

🟢 BIO – Agricoltura Biologica
➤ Cosa significa:
Un prodotto biologico è coltivato e trasformato senza l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti di sintesi o OGM.
Le tecniche agricole rispettano l’ambiente, il benessere animale e la biodiversità.
🍅 Esempio: Miele biologico del Lago di Garda
Prodotto da apicoltori che non utilizzano trattamenti chimici sulle arnie o nei campi.
➤ Cosa ti assicura:
✅ Sostenibilità ambientale
✅ Residui chimici assenti o minimi
✅ Certificazione UE
🟠 Filiera corta
➤ Cosa significa:
Significa pochi passaggi tra chi produce e chi acquista. Il prodotto arriva direttamente dal contadino, dal caseificio, dal frantoio… evitando passaggi industriali o intermediari.
🥖 Esempio: Acquistare pane fresco da un forno che usa grano coltivato a pochi km di distanza.
➤ Cosa ti assicura:
✅ Tracciabilità
✅ Freschezza
✅ Supporto all’economia locale

🔴 Presidio Slow Food
➤ Cosa significa:
È una certificazione etica e culturale, assegnata da Slow Food a prodotti rari, in via di estinzione o a rischio.
Tutelano sapori dimenticati, tecniche artigianali e biodiversità.
🫘 Esempio: Broccolo di Torbole (TN), Presidio Slow Food
Un ortaggio invernale raro, coltivato solo sul Lago di Garda trentino.
➤ Cosa ti assicura:
✅ Tradizione
✅ Filiere artigianali
✅ Conservazione della biodiversità
🧾 Etichetta trasparente: cosa controllare sempre
Ogni etichetta dovrebbe indicare:
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Origine del prodotto (o degli ingredienti)
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Data di scadenza o TMC
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Lotto di produzione
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Nome e indirizzo del produttore o confezionatore
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Eventuali certificazioni (DOP, BIO, IGP ecc.)
💡 Se trovi solo frasi vaghe come “origine UE” o “conservare in luogo fresco”, fai attenzione: più un’etichetta è dettagliata, più è degno di fiducia il prodotto.
Conclusione: conoscere è il primo passo per scegliere meglio
Sapere cosa significano DOP, IGP, BIO e altri termini legati al mondo agroalimentare ti rende un consumatore più consapevole, più esigente e più responsabile.
Scegliere un prodotto locale, certificato o artigianale non è solo una questione di gusto: è una scelta di valore.
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